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Vini Italiani

ITALIA COME PATRIMONIO VINICOLO

Quando si parla di vini italiani, si apre un discorso estremamente ampio che viaggia lungo storie, culture, regioni e climi.

Nella millenaria tradizione vinicola italiana si susseguono un’enorme vastità di tipologia di vini, che fa invidia a tutto il resto del mondo.In Italia infatti, la vite è una coltivazione storica, diffusa in tutto il territorio e coltivata praticamente ovunque!

A livello internazionale, i vini italiani sono tra i più amati e anche pluripremiati dalla stampa internazionale che li ha fatti diventare delle vere e proprie icone che hanno contribuito a scrivere la storia dell’enologia mondiale.

 

I VITIGNI ITALIANI 

 

La vite in Italia viene coltivata fin dal secondo millennio A.C e, come già detto, non c’è regione italiana che non abbia i suoi vigneti

I differenti vitigni si possono distinguere per le forme e i colori dei chicchi d’uva, del grappolo, delle foglie, oltre che per i differenti periodi di maturazione e soprattutto, per le diverse caratteristiche organolettiche dei vini da essi ottenuti.

Essendo il paese europeo che offre la più ampia biodiversità vinicola, in Italia sono presenti alcuni dei principali vitigni tra i più famosi al mondo.

Alcuni esempi?

  • CHARDONNAY

Un vitigno con origini francesi ma che dalla Francia si è diffuso anche in Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Si tratta di uno dei vitigni più coltivati al mondo, nonchè elemento fondamentale dei migliori spumanti italiani.

  • BARBERA

Un vitigno a frutto rosso da cui si ricava il vino omonimo nativo del Piemonte, diffuso soprattutto nell’Italia del Nord. Il barbera dà origine a vini rossi tannici, corposi e ricchi di acidità.

  • NEBBIOLO

Si tratta di uno uno dei vitigni più antichi, infatti il Nebbiolo risale al 1200 ed è il nobile progenitore dei più grandi rossi piemontesi: Barolo, Barbaresco, Gattinara rappresentando un vero e proprio simbolo della viticoltura italiana.

 

CLIMI e MICROCLIMI

 

L’interazione tra il clima e il suolo, influisce decisamente sullo sviluppo della vite e sulla composizione del futuro vino.

Quando parliamo del “clima” dove la vite cresce, ci si riferisce alle interferenze legate alla posizione del vigneto in termini di latitudine e longitudine del vitigno. 

E’ infatti possibile che le qualità del medesimo vino, se originario da viti coltivate in diverse zone della penisola, possa presentare caratteristiche differenti.

Inoltre, anche se la vite viene coltivata in due regioni situate alla stessa latitudine, sul territorio possano presentarsi forti differenze in termini di escursione termica e umidità, che possono influire ancora sulla qualità del vino.

Quando si parla in termini di “microclima” invece, ci  si concentra sulle variazioni climatiche legate all’ambiente circostante, riferito ad una singola parte del vigneto che  può quindi essere influenzata da alcuni pratiche culturali come potrebbero essere la distanza tra i filari e le piante, la distanza tra le piante e il terreno, l’inerbimento del suolo o il criterio di potatura.

Il microclima influenza tutte le fasi di sviluppo della vite e la durata del ciclo annuale del germogliamento , condizionando l’accumulo di sostanze nell’acino!

 

Il Ristorante l’Antica di Como presenta ricette della tradizione italiana accompagnate da un’accurata selezione di oltre 350 vini, dei quali oltre il 99% di origine italiana, con qualche riferimento estero!

 

 

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