Spesso, però, ci capita di rispondere a domande che confermano l’esistenza di convinzioni errate e falsi miti sul mondo del vino.
Se sei un amante della buona cucina (come quella proposta nel nostro ristorante di carne a Como) è importante conoscere la verità per evitare errori di degustazione e apprezzare questa bevanda come merita.
Ecco dieci miti da sfatare sul vino.
- Per il pesce va bene solo il vino bianco
- Il vino più buono è quello invecchiato
- Mai mischiare vino bianco e vino rosso
- Il costo suggerisce la qualità del vino
- Il vino rosso va servito sempre a temperatura ambiente
- Il tappo a vite è indice di bassa qualità
- I vini bianchi non vanno decantati
- Più il vino è scuro, più è intenso
- Il grado alcolico indica la qualità del vino
- L’etichetta aiuta a capire la qualità del vino
1. Al pesce si abbina sempre il vino bianco; alla carne, quello rosso
Questa è una delle (false) convinzioni più diffuse sull’argomento. Sebbene ci siano delle linee guida generali sull’abbinamento cibo-vino che potrebbero trarre in inganno, il preferire un vino bianco o rosso è legato al tipo di carne o pesce da mangiare, dalla loro cottura e tipo di condimento usato.
Esempi di vini rossi ideali col pesce:
- Pinot Nero dell’Alto Adige (con salmone o tonno alla griglia)
- Chianti giovane (con zuppe di pesce o baccalà alla livornese)
- Lambrusco secco (con fritture di mare o crostacei speziati)
Esempi di vini bianchi ideali con la carne:
- Chardonnay barricato (con pollo arrosto o vitello)
- Vermentino di Sardegna (con carni bianche speziate)
- Gewürztraminer (con arrosti di maiale o foie gras)
Se vuoi approfondire l’argomento, dai uno sguardo al nostro articolo su come abbinare i vini alla carne rossa.
2. Il vino invecchiato è sempre il migliore
Non è detto. Se alcuni vini migliorano con l’invecchiamento, è altrettanto vero che altri vanno bevuti giovani per esprimere al meglio la loro freschezza e profumi.
Fattori che influenzano l’invecchiamento del vino:
- Tipologia di uva e sua acidità
- Presenza di tannini (soprattutto nei rossi)
- Tecniche di vinificazione e affinamento
- Conservazione e condizioni ambientali
Esempi di vini che è meglio consumare giovani:
- Prosecco
- Vermentino
- Dolcetto
- Frappato

Alcuni dei vini francesi disponibili nel nostro ristorante di Como
Il vino bianco non può essere invecchiato
Falso. Anche alcuni bianchi possono evolversi e migliorare nel tempo.
Esempi di vini bianchi invecchiati:
- Riesling (soprattutto quelli tedeschi)
- Chardonnay di Borgogna o Alto Adige affinato in barrique
- Soave Classico Superiore
- Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva
3. Vino bianco e rosso non si devono bere durante lo stesso pasto
Questa è una “regola” ormai superata, secondo cui alternare vino bianco e rosso produrrebbe persino degli effetti indesiderati o dannosi per la salute. In realtà tutto dipende da gusti personali.
L’importante è che gli abbinamenti seguano una progressione logica: si può iniziare con un bianco fresco per l’antipasto, passare a un rosso leggero per la carne bianca e concludere con un rosso più strutturato per carni rosse o formaggi stagionati.
Quanto al mischiare (cioè al mescolare insieme) i due tipi di vino… non è propriamente vietato, ma lo noi lo sconsigliamo perché così facendo non si potrebbe apprezzarne a pieno le caratteristiche uniche. Questo a prescindere che i due prodotti mischiati siano bianco e rosso, due rossi o due bianchi.
4. I vini costosi sono sempre i migliori
Il prezzo del vino non è sempre un indicatore della qualità. Molti fattori influenzano il costo, e il gusto personale e l’abbinamento con il cibo restano prioritari quando si sceglie quale acquistare.
Fattori che influenzano il prezzo del vino:
- Produzione artigianale vs. industriale
- Quantità limitata (produzioni di nicchia)
- Metodo di affinamento (barrique, anfore, ecc.)
- Denominazione e territorio
- Packaging e brand
5. Temperatura ambiente per il vino rosso; fredda per quello bianco
Servire il vino alla temperatura “corretta” significa trovare quella che meglio esalta le sue proprietà organolettiche. Come sempre, anche in questo caso esistono delle raccomandazioni da seguire, più che delle regole rigide.
Come la temperatura influisce sul gusto del vino:
- Troppo freddo: i profumi e gli aromi si attenuano
- Troppo caldo: l’alcol prende il sopravvento
Linee guida generali:
- Vini bianchi freschi: 8–10°C
- Vini bianchi strutturati: 10–12°C
- Vini rossi leggeri: 14–16°C
- Vini rossi corposi: 16–18°C
Mai mettere il vino bianco in frigo?
Falso. Il frigorifero è il modo migliore per portare un bianco (o uno spumante) alla temperatura ideale. L’importante è non conservarlo lì per settimane (magari quando è già stato aperto…): meglio usare il frigo solo qualche ora prima di servirlo.

Calice di vino rosso in accompagnamento a un filetto alla Rossini
6. Il vino con tappo a vite è di bassa qualità
Falso anche questo! Oggi, molti produttori di alta qualità usano tappi a vite, soprattutto nei vini bianchi e rosati destinati a un consumo giovane. Il perché è presto spiegato: sono pratici, garantiscono una chiusura ermetica e riducono il rischio di “sapore di tappo”.
I tappi migliori per il vino sono quelli in sughero
Il sughero è tradizionale, ma non sempre il migliore per conservare le proprietà del vino in bottiglia. Esistono alcune alternative molto valide:
- Tappi a vite (screwcap): ideali per vini freschi
- Tappi sintetici: resistenti e igienici
- Tappi in vetro: eleganti e riutilizzabili
7. Solo i vini rossi si possono decantare
La decantazione serve a ossigenare il vino o separarlo dai sedimenti. Sebbene sia può comune veder decantare i rossi, anche alcuni vini bianchi strutturati, o i vini arancioni, possono beneficiarne.
I vini rossi vanno decantati sempre
No. Solo i vini molto giovani e tannici, o quelli molto invecchiati che presentano residui vanno per forza decantati. Un Chianti Classico Riserva giovane o un Barolo può migliorare con un’ora di decantazione, ma non tutti i rossi lo richiedono.
8. I vini scuri hanno un sapore più intenso
Non sempre. Il colore dipende dal tipo di uva e dalla macerazione. Ci sono vini rossi molto scuri ma morbidi, come il Primitivo, e vini più chiari ma molto tannici, come il Nebbiolo.
9. Maggiore il grado alcolico, minore la qualità del vino
Il grado alcolico dipende dalla quantità di zuccheri presenti nell’uva e dal processo di fermentazione. Da solo non è indice di qualità o scarsa qualità. Alcuni grandi vini rossi italiani, come l’Amarone, superano i 15° e sono tra i più pregiati.
A proposito, non è vero nemmeno che i vini dolci sono quelli a cui viene aggiunto artificialmente dello zucchero.
10. Leggere l’etichetta rivela subito la qualità del vino
L’etichetta fornisce informazioni utili (denominazione, annata, grado alcolico, produttore), ma non basta a definire la qualità del vino.
Per orientarsi meglio, in ogni caso, quando devi scegliere una bottiglia di vino ti consigliamo sempre di:
- cercare le denominazioni DOC, DOCG o IGT
- controllare il nome del produttore
- informarti sul territorio e sul vitigno di produzione
Se ti trovi al ristorante, chiedi consiglio a cameriere o sommelier: ti indicheranno con piacere tutte le informazioni e le curiosità necessarie.
Assapora i migliori abbinamenti di vino a Como
Sfatare i miti sul vino è il primo passo per apprezzarlo davvero, soprattutto se lo abbini a una cucina di qualità.
Se vuoi provare questi accostamenti, dai un’occhiata al menu del nostro ristorante e Como e fatti consigliare dal nostro personale di sala.
Prenota il tuo tavolo scrivendo a prenotazioni@anticacomo.it oppure telefonaci allo 031 242 777. Ti aspettiamo.