Concludere il pasto con un bicchierino di liquore è un’abitudine di cui spesso non si può più fare a meno. È un’esperienza antica, che affonda le sue radici nella storia e nella tradizione, soprattutto monacale.
Per alcuni, è un gesto rituale che offre una perfetta conclusione a un’esperienza conviviale, per altri invece è un piccolo lusso da concedersi occasionalmente. Che si tratti di amari, distillati o liquori dolci, il dopocena italiano rimane comunque un momento speciale, arricchito da sapori intensi e profumi avvolgenti.
Da dove nasce l’abitudine di un amaro dopo cena
L’abitudine di bere un bicchierino di amaro dopo cena ha origine molti secoli fa e una storia strettamente legata alla medicina popolare del tempo, in particolare alle pratiche terapeutiche medievali.
Le epidemie e le malattie erano frequenti e per combatterle si faceva spesso ricorso a distillati e piante aromatiche. Erano i monaci stessi a conoscere le proprietà di tali piante e a tramandarle poi nelle generazioni, oltre che occuparsi loro stessi della realizzazione dei distillati.
Le piante venivano coltivate nei loro giardini e poi usate per preparare infusi e unguenti. Allora il loro scopo era quindi medicinale, ma con il passare del tempo sono entrate a far parte delle tradizioni culinarie, dando vita al tipico amaro dopocena.
Liquori e distillati da sorseggiare
Ad oggi abbiamo numerosi amari e liquori da sorseggiare a fine pasto, tutti realizzati da un mix unico di erbe, spezie e radici. Sono tantissimi gli ingredienti diversi usati e tra i più comuni troviamo la genziana, la china, l’artemisia, l’angelica, la liquirizia e il cardo mariano.
Sono tutte erbe che sono state selezionate nel tempo per il loro sapore ma anche per le proprietà benefiche, restando legate alla tradizione medicinale del passato. Infatti, molti amari vengono apprezzati non solo per la loro capacità di stimolare il palato, ma anche per il loro effetto positivo sulla digestione.
Vecchio Amaro del Capo
Uno degli amari più apprezzati è il Vecchio Amaro del Capo. Di origine calabrese, ha una ricetta che unisce erbe, fiori e frutti, infusi secondo metodi artigianali, e acquaviti di vino invecchiati in botti di rovere di Slavonia. Il risultato è un liquore dal gusto ricco e armonioso, ideale da sorseggiare a temperatura ambiente.
Limoncello di Sorrento
Non si può pensare a un liquore dopo cena senza pensare al Limoncello di Sorrento. Originario della costiera sorrentina, questo liquore è realizzato con limoni IGP locali, che vengono trattati per dare origine a una bevanda dal sapore intenso e rinfrescante. Assolutamente da sorseggiare fresco.
Amaro Montenegro
La ricetta dell’Amaro Montenegro comprende ben 40 erbe aromatiche. Il colore è ambrato, caratteristico, e il gusto resta equilibrato tra note dolci e amare. Prodotto secondo metodi tradizionali, è ideale da gustare liscio o con ghiaccio, offrendo un’esperienza sensoriale unica.
Amaro Averna
Un altro liquore originario del sud Italia, l’Amaro Averna è conosciuto soprattutto per il suo sapore morbido e avvolgente. La ricetta è segreta e combina erbe, radici e agrumi, creando una bevanda dal gusto ricco e aromatico, assolutamente da provare sia liscia, con ghiaccio o in un cocktail.
Grappa di Barolo
Tipico del nord Italia, troviamo invece la Grappa del Barolo: un distillato piemontese che viene prodotto dalle vinacce del Barolo, una delle denominazioni più prestigiose d’Italia. È caratterizzata da un aroma intenso e un gusto pieno, che riflette la qualità delle uve utilizzate.
Liquore Centerbe
Uno dei liquori più antichi d’Italia, la cui storia risalirebbe al XIII secolo: veniva infatti prodotto presso l’Abbazia di San Clemente a Casauria, in Abruzzo. La bevanda è stata poi perfezionata dal farmacista Beniamino Toro nel Settecento e vanta, come suggerisce il nome, cento erbe di montagna che conferiscono un gusto intenso e variegato. La gradazione non è mai inferiore ai 70°: il liquore Centerbe è considerato uno dei più forti del Belpaese.
Grappa Le Diciotto Lune
Uno dei prodotti di punta di Marzadro, Medaglia Gold alla quarantunesima Edizione del concorso Premio Alambicco d’Oro 2024 ANAG (Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa). Questa grappa stravecchia, si rivela l’ideale per chi è alla ricerca di un distillato di fattura superiore. Il colore ambrato, il sapore armonico con retrogusto di frutta matura e spezie dolci rappresentano il suo taste distintivo.
Ron Millonario
Un distillato particolare, per veri intenditori, realizzato in molteplici tipologie ognuna con qualcosa di unico. La sua storia risale al 1904 e ha come centro il Nord del Perù e l’Hacienda Agricola de Chiclayo, di proprietà della famiglia Piera de Castillo. Il nome attuale viene approntato nel 1950 ed è una vera istituzione. Il prodotto di eccellenza è il Millonario XO, realizzato attraverso l’assemblaggio di annate antecedenti, invecchiate fino a vent’anni.
Amaro, liquore o digestivo?
Quando si parla di bevande da gustare dopo cena spesso si fa confusione tra le diverse tipologie, mentre è importante saper distinguere con attenzione il liquore, dall’amaro e dal digestivo.
- Con liquore si intende una bevanda alcolica dolce, che può essere ottenuta dall’infusione di frutta, erbe o spezie in una base alcolica. La quantità di zucchero è ciò che lo distingue e ciascuna bevanda varia molto in relazione al suo grado di dolcezza.
- L’amaro è un tipo particolare di liquore che si caratterizza soprattutto per il suo sapore (amaro, per l’appunto). In questo caso, quindi, la quantità di zucchero è molto bassa e spesso prediligono esaltare il sapore di infusione di erbe officinali e radici.
- Il termine “digestivo” è usato per descrivere una categoria di bevande che, grazie alla loro composizione fatta di erbe specifiche e al loro alto contenuto alcolico, sono ideali per favorire la digestione.
…ma fa davvero digerire?
Da sempre si pensa che l’amaro sia in grado di aiutare la digestione, ma è vero? In effetti, ci sono delle evidenze in merito. Gli amari, in particolare, sono noti per stimolare la produzione di bile, un elemento essenziale per una corretta digestione.
La maggior produzione di bile aiuta anche a ridurre la sensazione di gonfiore e pesantezza che spesso segue un pasto abbondante, migliorando così il transito intestinale. Alcuni sostengono anche che siano capaci di aiutare contro i disturbi digestivi più comuni, come il reflusso gastroesofageo e la dispepsia.
Tuttavia, i benefici restano ancora un argomento di discussione, e la ricerca in questo campo è limitata. Ad ogni modo, è importante tenere sempre a mente che ci sono anche delle controindicazioni sull’uso degli amari.
Si tratta pur sempre di alcolici, spesso ad alto contenuto di zuccheri, e per questo l’eccessivo consumo può avere effetti negativi sulla salute, come l’aumento dell’apporto calorico o problemi legati al fegato e alla dipendenza.
Questo non significa eliminarli totalmente, anche perché niente potrà mai sostituire la convivialità di un bicchiere di amaro dopo il pasto, ma resta fondamentale bere con moderazione, come per altri tipi di alcolici.
All’Antica di Como abbiamo sempre disponibile un’ampia collezione di amari, liquori e distillati per accompagnare il tuo dopocena. Prenota subito il tuo tavolo allo 031 242 777 oppure scrivici a prenotazioni@anticacomo.it. per maggiori informazioni.